15 ottobre 2012

Non lo so voi ma io....

Non lo so voi, ma io comincio a perdere la pazienza quando mi squilla il telefono e per la decima volta della giornata (soltanto dieci volte perchè mi succede anche, fortunatamente, di non essere sempre a casa), e per di più ad orari impensabili (ora dei pasti e anche spesso oltre le 10 di sera, orario in qui il telefono comincia a disturbarmi!) mi chiama un giovane che si affretta a recitare il suo discorso con l'intento di rimbambirmi di chiacchiere, senza lasciarmi il tempo di ragionare, ribattere, realizzare o peggio ancora di riattaccare. Tutto ciò con l'intenzione di vendermi un contratto, che tra l'altro non mi serve, sicuramente più conveniente del mio a suo dire, ma come farle capire che sono una fedele, fedelissima e che difficilmente mi lascio abbindolare dalle mille offerte migliori (migliori di cosa? migliori dell'offerta miracolosa alla quale avevo già aderito?), che tanto non cambieranno molto nel mio attuale misero livello di vità. Insomma, ci sono dei maestri nell'arte di presentare una quotidianità come un miracolo, ma a me il miracolo non serve e tento di farglielo capire con i dovuti modi, ma dopo diversi mesi di educazione non reprimo più il mio fastidio e mi domando fino a quando resisterà la mia educazione a questi invasori dell'intimità !! Vabbè che tutti hanno diritto a lavorare e che il lavoro nobilità l'uomo ma quel lavoro li disturba anche la donna che resiste a quest'invasione (cioè me medesimo!) e la mia resistenza ha i suoi limiti... Venditori, venditrici, imbonitori, abbiate pietà e cercate di captare al volo quando è il caso di RITIRARVI!

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