21 febbraio 2010

Mangia che devi crescere !!

L'Italia mi ha rovinata...mi ha rovinato la linea !!
Quando sono arrivata nel bel paese, ero giovane, carina e sopratutto magra. Mangiavo poco e ingrassavo ancor di meno. All'inizio, nelle mense scolastiche, come il resto del nostro gruppo di amici, prendevo un vassoio con primo, secondo, contorno, esortata dagli amici che mi volevano a tutti costi vedere mangiare. E puntualmente, lasciavo l'ottanta per cento del pranzo che veniva subito razziato da qualche amico.
Non concepivo la facoltà degli italiani di inghiottire così tanto cibo. E sopratutto, non avevo ancora questa passione smisurata per il cibo. Ero golosa, al punto giusto, ma la mia golosità non mi permetteva di andare oltre il pasticcino occasionale o la brioche con il cappuccino. Ma forza e riforza, a forza d'insistenza, i miei spiluccare si trasformarono in pranzo frugale e finalmente dal mio vassoio riuscivo a consumare almeno una portata. Sembrava diventato un punto d'onore per i miei amici convincermi ad alimentarmi più o meno correttamente, cioé seguendo le loro abitudini: ma che ci fai senza un buon piatto di pasta ?
Agli inizi, fu un trauma per loro realizzare la mia pressoché totale indifferenza sulla scelta della pasta per pranzo: tortiglioni, penne o spaghetti, ma sempre pasta è ?! Sacrilegio ! Mi fu perdonato, ero straniera e per di più appena arrivata in Italia. Che ne potevo capire ?
Insomma, pian pianino il mio stomaco si adeguò al ritmo italiano. E sono persino diventata una cuoca provetta per soddisfare la mia fame crescente. Man mano, il mio corpo si è trasformato, per il grande piacere dei miei amici che mi vedevano deperita. Mi lasciai condizionare e...gli anni, il cibo, le gravidanze fecero di me quel che si chiama una donna burrosa - delicato modo per dire abbondante- per contrastare con il modello grissino dal quale ero partita. Quando mi accorsi che era troppo..., era troppo tardi, i danni erano fatti. E adesso ? Con chi me la prendo, a chi posso chiedere i danni ?

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