10 aprile 2010

Ai margini

Stamattina, ho letto un articolo a proposito di un signore di 61 anni che chiedeva l'elemosina per strada. Peraltro, il giorno precedente lo avevo incontrato e notato perché effettivamente nella nostra piccola e (apparentemente) ricca città non era mai successo di vedere un italiano chiedere la carità, o perlomeno non questo tipo di personaggio. In effetti, italiani che hanno scelto di vivere al di fuori della cosiddetta società di consumazione o che, in seguito a problemi personali, si sono ritrovati a vivere al margine, non sono rari.
Potrebbe sembrarvi dunque del tutto normale che un italiano in difficoltà si metta con il classico cappello ad aspettare l'aiuto di qualche generoso cittadino. Invece non è cosi, perché questo signore fino a poco tempo fa aveva una condizione di vita del tutto normale: buon lavoro, famiglia con figli, casa di proprietà ... Ma tutto ciò non era cosi scontato come siamo abituati a considerarlo. Un po' per indifferenza, un po' per ignoranza, ci sembra impossibile ritrovarci in questa condizione di mendicante senza essercelo minimamente cercato. Cosi pensava mia sorella qualche anno fa, poi delle circostanze di vita avverse le hanno cambiato la vita ed aperto gli occhi. Ma non voglio parlare di cose personali, bensì riparto da questo signore che si dichiarava troppo giovane per la pensione e troppo vecchio per il lavoro. Il giornale parlava del suo caso e spiegava che quest'uomo, divorziato, aveva perso il lavoro dopo diversi mesi di difficoltà della sua ditta; precedentemente aveva lasciato la casa alla figlia che si sposava e, perciò, progressivamente tutte le sue sicurezze erano scomparse. Insomma, in men che non si dica e senza averne creato le condizioni, era diventato un uomo disperato, un barbone. Questo caso ci potrebbe aprire gli occhi e portare a fare qualche riflessioni sulle conseguenze immediate della crisi che ha scombussolato letteralmente la vita di tanta gente che credeva di avere delle sicurezze ed una posizione al riparo di ogni rischio. Effettivamente poi queste persone non vengono molto considerate dalla società; ci sono diverse aiuti alle famiglie ma non si fa niente per ridare la dignità ad un uomo che non è più in grado di ritrovare il lavoro. Non viene considerato dai datori di lavoro e nemmeno dunque dalla società che lo considererà solo al momento della pensione. Ma fino ad allora che deve fare una persona in questa condizione ?
La cosa che più mi colpisce è quanto la povertà ti possa togliere la dignità, eppure essa non è una colpa ma una condizione disagevole da subire !

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