13 marzo 2010

Lettera aperta a qualche maestra !!

Oggi, ho assistito ad un dibattito sull'integrazione, che poi si è finito per definire, giustamente, inserimento ! Tutto ciò è stato molto interessante, ed è solo per colpa della mia inguaribile timidezza se non sono intervenuta. Avrei avuto parecchio da raccontare sull'inserimento perché, anche se ammetto che il fatto di essere timida e un po introversa non mi abbia giovato, non sempre ho avuto l'aiuto giusto.
Probabilmente avrei dovuto ringraziarvi in quella particolare occasione, quindici anni fa, in cui avete raggiunto il top della cordialità, della comprensione, dell'accoglienza e...perché no anche dell'affabilità. Si dice che non è mai troppo tardi per fare bene e dunque per togliermi questo sassolino dalla scarpa, e se avete la memoria corta, vi rammento l'episodio.
Allora, i miei figli avevano 3 e 6 anni. Era l'ultimo anno di asilo per il grande e perciò decisi di partecipare ad una gita organizzata, per lo meno cosi si diceva, per le famiglie; doveva lasciare l'asilo con un bel ricordo ed una gita era proprio l'ideale. Ero un po preoccupata perché non conoscevo nessuno e mio marito non poteva venire. Sola, con 2 bambini...ma pensai che avrei trovato compagnia e scartai ogni dubbio. Ahi, ahi, ahi..
La gita si svolse a Cervia, credo, ma ho pochi ricordi del luogo. Appena arrivati in quel parco, era ora del pranzo al sacco e tutti si buttarono (sembrava una caccia al tesoro, ma non ho visto i premi !)intorno ai tavoli chiamando a gran voce parenti e amici. In breve, in poco tempo, tutti i gruppi si erano composti, i tavoli riempiti..!
E noi ? Ah si, ecco un tavolo con una persona sola, soletta. Andiamoci bambini, cosi ci faremmo compagnia. Ma ci crederete voi ? Questa gentile signora si alzò al nostro arrivo e fu gentilmente accolta da qualche gruppo. Devo precisare che tra i miei numerosi difetti, non ho però quello di puzzare dalle ascelle. Non avevo nemmeno fatto rumori o odori molesti che potessero disturbare la Signora. No, niente di tutto ciò ! E possibile che non gli piacessero i bambini ?? Insomma, il nostro bel pranzo al sacco si fece su quel tavolo degli appestati. Suvvia, sto esagerando ? Un pochettino si, ma non mi riesce di comprendere dove erano le maestre durante tutto quel tempo. Avvilita da tanta amorevole accoglienza -beh si, un po d'ironia c'è in queste parole, ne dubitavate ?- dopo il pranzo, girai con i bambini fino ad esaurimento delle mie forze e sopratutto fino all'ora di ritorno, ma non mi chiedete cosa ho visto perché non mi ricordo di nulla, se non della rabbia repressa che mi assali tentando di capire il perché di tanta indifferenza. E possibile, umanamente possibile che nessuno si fosse accorto del nostro isolamento ? Ma poi, non parlo di me, visto che la gita era essenzialmente per i bambini. Infatti, voi care maestre, tra i vostri tanti doveri, mi risulta che avete quello di inserire i bambini. Spiegatemi dunque il concetto di inserimento, e dove finisce questo inserimento...., alla porta dell'asilo ?
Comunque ho di questa gita un ricordo indimenticabile, talmente indimenticabile che ho fatto in modo di non rinnovare mai questa esperienza di...inserimento. Ma con tutto ciò, non ce l'ho con nessuno, penso che ogni esperienza insegna qualcosa e questa potrebbe insegnarci che l'integrazione sarebbe da insegnare nelle scuole come materia scolastica...

1 commento:

  1. Qualcosa sulla gita ci avevi già raccontato, comunque le persone sensibile soffrono maggiormente l’indifferenza e noi, Samar ed io, ti cappiamo perfettamente. Continua a scrivere fai bene come fai
    Ale

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